Forme ibride
07.10.2022 – 29.10.2022
Una mostra di Ismaele Nones
Via Pietralba 29, Laives
Una mostra di Ismaele Nones
A cura di Gabriele Salvaterra
L’Associazione culturale lasecondaluna riprende la stagione espositiva 2022 nella cornice del tema biennale dello “Spazio Umano – Human Space”. Dopo le due esposizioni fotografiche “Uno, nessuno, centomila” di Claudia Corrent ed “ENRICO PEDROTTI. PRESENZE.”, seguite da “Forze d’attrazione. Opere dall’Istituto per la Grafica d’Arte Merano”, è il turno di “Forme Ibride” che, curata da Gabriele Salvaterra, sarà dedicata alle opere del giovane artista trentino Ismaele Nones.
Le particolari opere di Ismaele Nones rappresentano soggetti contemporanei ed episodi personali dell’artista nello stile iconico neo-bizantino. Pur essendo lo stile dei dipinti “iconico” e apparentemente collocabile in un’epoca lontana, attraverso di esso l’autore racconta diverse condizioni quotidiane, così come insicurezze, imbarazzi ed emarginazioni della vita moderna. Due mondi apparentemente distanti si fondono perfettamente sulla tela e danno origine a “forme ibride” in bilico tra passato e attualità, tra materialità e spirito, tra visibile e invisibile.
L’ARTISTA
Ismaele Nones (Trento, 1992) studia pittura all’Istituto d’Arte Alessandro Vittoria di Trento e, successivamente, dal 2013 al 2018, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia, specializzandosi in scultura. Il suo vero apprendistato formativo avviene a fianco del padre che assiste nella sua attività di iconografo, coadiuvandolo alla realizzazione di opere pittoriche monumentali sia in Italia che all’estero. Dopo le prime sperimentazioni dal 2020 decide di impiegare il linguaggio appreso nella bottega di famiglia all’interno della sua ricerca contemporanea. Vive e lavora a Trento, il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Lunetta 11 (Mombarcaro, CN).
La mostra sarà visitabile fino a sabato 29 ottobre nei seguenti orari:
da martedì a giovedì: 16:00 – 19:00
venerdì e sabato: 10:00 – 12:00 e 16:00 – 19:00
La brochure della mostra è disponibile anche online, in italiano e in tedesco.
Foto: Valentina Cavion e Davide Stani